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Disability Yoga

 

Che cos'è la perfezione?

 

Lo yoga,corpi perfetti,elasticità,silenzio,fluire,amore,pace...cosi pensavo.

Gabbie mentali,permettetemi di dire che chi pensa questo è uno sciocco poco yogico.

Bello vedere i tuoi alunni lì,allineati,senza sforzo,respiro perfetto...e ti dici ''grande,che super maestro che sono''.
Per me non è cosi!
Troppo facile,troppo '' normale''!
Il vero lavoro sta oltre.
Cosa è normale e cosa no.
Jung disse:''Se sei una persona di talento, non significa che tu abbia ricevuto qualcosa, ma che c’è qualcosa che puoi fare”.
Ho provato la disabilita' in tutti i sensi,fisica e mentale.
Queste gabbie spesso non vengono comprese se non provate.
Per me non esiste diversità esiste un modo diverso di concepire il movimento, yoga è essere consapevole del fluire di un dito della mano,come del rimanere immobile in savasana.
L'asana perfetta non è la più difficile o complicata,l 'asana perfetta è dove tutto è lì sentito,piacevole, è grazia.
Ma cosa può fare lo yoga per la persona disabile?
Può tanto,partendo dal concetto che quando respiro,nutro il mio essere,nello yoga come
nell 'ayurveda il prana è il soffio vitale e come tale è vita;
È reazione chimica,alchimia.
Allora partendo da ciò ,comprendere il respiro,il movimento della cassa toracica,dei muscoli,è già yoga.
Visualizzare Il proprio essere nell'asana,rende il corpo in quel istante elastico,perfetto,in pace ed amato. Questo è yoga,unire il corpo e lo spirito,fuori dalla gabbia di un corpo non perfetto,da una mente agitata.
Questo è quello che ho fatto con me stessa,costretta a letto per molti mesi.
Un albero è lì,sotto tutti gli elementi,fermo immobile,non può spostarsi,non può fare altro che amare la sua ''condizione'' e germogliare,fiorire,donare e ricevere.
Anche se non cammina,non vede,non parla,le sue radici affondano nella terra,i suoi rami tendono al cielo...
Come un albero...mi rendo libero,libero di essere yogico.
Per Jung il requisito chiave per il risveglio della kundalini è la giusta attitudine psicologica. Per accostarsi all’inconscio sono necessarie una mente purificata e una grazia che guidi, che spinga in avanti e questa grazia interiore è la kundalini che può apparire in vari modi, come paura, nevrosi, malattia, interesse irresistibile, ma l’importante è che situi al di sopra degli interessi dell’Io altrimenti l’Io rinuncerebbe al primo ostacolo se è lui a guidare il processo. Una volta che kundalini si è risvegliata fornisce la spinta necessaria che non farà più tornare indietro l’individuo. Per Jung Kundalini è l’Anima.
“In oriente l’inconscio è sopra, mentre per noi è sotto. Possiamo quindi rovesciare il tutto, come se scendessimo dal muladhara, come se muladhara fosse il centro più alto. […].
Lavoro cosi l 'anima,per passare al corpo.

Tatiana Aliprandi 

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